SabaudiAgenda 21

Il progetto SabaudiAgenda21 si è sviluppato dall’anno 2004 (ammissione al cofinanziamento del Ministero dell’Ambiente e del Territorio), e si è concluso contrattualmente con la ratifica della Relazione sullo Stato dell’Ambiente (RSA) nel giugno 2007; il Forum, organo di gestione partecipata del progetto, ha comunque continuato su base volontaria la sua attività fino a tutto l’anno 2008 e il sito, contenente la RSA ed i materiali di progetto insieme alla documentazione delle iniziative svolte, è rimasto attivo fino al 2009.

Il programma delle Agende 21 Locali promosso dal Minambiente è frutto delle indicazioni definite nella Conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo (UNCED) svoltasi a Rio de Janeiro nel giugno 1992, Che al capitolo 28 “Iniziative delle amministrazioni locali di supporto all’Agenda 21” riconosce un ruolo decisivo alle comunità locali nell’attuare le politiche di sviluppo sostenibile.

Il progetto Sabaudiagenda21 ha avuto come obiettivo quello di delineare uno scenario possibile di sviluppo del territorio inserito nell’orizzonte della sostenibilità, quindi evidenziare le criticità presenti, le pressioni che l’attività antropica esercita sulle componenti ambientali e sociali ed individuare delle linee di azione per superarle, attraverso indicazioni progettuali e la selezione di “buone pratiche” (best practices), collettive ed individuali, e promuoverli verso gli enti competenti.

Per iniziare a definire questi contorni il progetto ha coinvolto come partners cofinanziatori con il Ministero dell’Ambiente e del Territorio, il Comune di Sabaudia (capofila), Il Parco Nazionale del Circeo, Il Consorzio di Bonifica, quali soggetti territoriali direttamente coinvolti nella gestione e programmazione del territorio.

Il tentativo, molto ambizioso ma risultato velleitario, era anche quello di avviare relazioni meno conflittuali e meno burocratiche tra questi enti, a partire dalle problematiche aperte sul territorio.

Accanto alla stesura della Relazione sullo Stato dell’Ambiente realizzata dal gruppo tecnico di lavoro, che ha descritto per la prima volta l’insieme delle componenti ambientali che il territorio presenta e le loro condizioni, parallelamente il progetto ha previsto l’istituzione di un Forum pubblico formato da Associazioni, soggetti portatori di interessi (stakeholders), cittadini; il Forum ha avviato un percorso partecipato parallelo alle indagini conoscitive sulla base delle quali ha sviluppato e promosso una serie di ipotesi di lavoro e sostenuto progetti e proposte già formalizzati o di nuova ideazione. Obiettivo del Forum è stato quello di arrivare a definire un Piano di Azione (PAL), relativo all’intero territorio comunale, che indicasse le iniziative da mettere in campo per superare le disfunzioni e le criticità rilevate e sottoporle alla attenzione dei soggetti ed Enti competenti.

Le iniziative pubbliche del Forum sono state numerose e finalizzate soprattutto ai temi della “qualità della vita” della comunità ed alla presentazione di progetti pilota all’interno del Piano d’Azione.

L’adesione e l’interesse suscitato dal progetto ha avuto luci ed ombre. Se gli obiettivi previsti dal programma di lavoro tecnico sono stati tutti realizzati con l’elaborazione di studi e analisi confluiti nella RSA, anche con elementi di originalità e novità, invece l’attività di promozione e sensibilizzazione del Forum anche se sostenuta da contributi qualificati, non è riuscita a far diventare il tema della “Sostenibilità” un tema di attualità nell’agenda politica e nell’opinione pubblica locale. Anche il sostegno e l’interesse delle diverse amministrazioni che si sono succedute nel periodo del progetto, ad esclusione della amministrazione Schintu che ha promosso il progetto e dell’assessore Gambacurta, si è rapidamente ridotto fino alla indifferenza e a forme di insofferenza per un’area autonoma nel giudizio e nelle proposte. La stessa bozza del Piano d’Azione non è stata oggetto di alcun confronto con l’Amministrazione comunale.

Il rammarico è che i temi dello sviluppo sostenibile, che sono ormai centrali nell’agenda del mondo e che sono essenziali in ogni ipotesi evolutiva di Sabaudia, stentano ancora ad emergere al di là di una ormai usurata retorica verbale.

La riproposizione dei principali materiali prodotti nell’ambito del progetto, oltre ad un valore documentario, vuole evidenziare un metodo di progettazione partecipata che, pur con tutti i limiti evidenziati, ha indicato una modalità democratica utile anche per costruire una opinione pubblica informata ed attiva ed un consenso critico alle iniziative promosse dagli enti locali.

Inoltre sarebbe utile aggiornare gli studi e le analisi della prima Relazione sullo Stato dell’Ambiente per avere un quadro generale aggiornato delle condizioni dell’ambiente e del territorio e valutare, a distanza di oltre 15 anni, la sua evoluzione/involuzione. 

GRUPPO DI LAVORO – Resp. Progetto – Comune di Sabaudia: Ing. Roberto Venditti; Progettista e Coordinatore: Arch. Vittorio Tomassetti; Consulente tecnico: Ing. Moliterno Giacomo; Tecnico ambientale senior: Ing. Iannella Maurizio; Tecnico ambientale senior: Arch. Cipriani Elisabetta; Tecnico ambientale junior: Geom. Pirani Carlo; Tecnico ambientale junior: Arch. Dapit Daniela; Facilitatore: Dott.ssa Giangaspero Raffaella. Consulenti: Consulente del Parco del Circeo: Dott.ssa Alessandra Noal; Consulente del Consorzio di Bonifica: Geom. Carlo Cervellin. Collaborazioni: Istituto Pangea; Settore Ambiente Comune di Sabaudia

Presentazione del progetto

Il FORUM

I Progetti Pilota

Piano d’Azione Locale (PAL)

La Relazione sullo Stato dell’Ambiente (RSA) – Indice